I tratturi del Molise

Ancora poco esplorato dal turismo di massa, il Molise, stretto fra Abruzzo e Puglia, è una regione che raccoglie splendidi tesori d’arte, scenari naturali mozzafiato e tradizioni millenarie. Elementi caratteristici del Molise, i tratturi sono antichissime vie d’erba battuta lungo le quali i nostri avi, dall’epoca pre-romana sino a un paio di secoli fa, spostavano stagionalmente le proprie greggi. La transumanza del bestiame, principale risorsa del Meridione contadino, seguiva percorsi rigorosi: in autunno dai freschi pascoli montani dell’Abruzzo verso quelli più caldi del Tavoliere delle Puglie; in estate il cammino inverso.

Praticata già dai Sanniti nel VI secolo a.C., la pratica della transumanza visse un periodo di particolare splendore sotto i Romani che rinfoltirono il reticolo di tratturi per collegare meglio i centri urbani dell’impero.

Molti tratturi sorgono oggi, infatti, accanto ad antiche strade romane lastricate in pietra. A differenza di queste, tuttavia, molti Giganti Verdi si sono conservati quasi intatti fino a giorni nostri: merito degli Aragonesi che, nel XV secolo, diedero nuovo slancio al commercio di prodotti d’allevamento.

Furono loro a costruire il “Tratturo Moderno”, con i suoi Tratturelli e bracci (le strade secondarie e di collegamento), i suoi 11,6 m. di larghezza, i suoi limiti stradali in pietra e le dogane per gli affari burocratici. Si conta che circa 70 comuni del Molise, fra cui Campobasso, Bojano e Isernia, siano sorti lungo questi percorsi che costituiscono, dal 1997, il Parco Regionale dei Tratturi.

fonte www.italia.it

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